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concorsi, patacche e statistiche

Qual’è la molla che scatta in un fotografo per partecipare ad un concorso fotografico? E’ una domanda a cui è possibile trovare moltissime risposte molto più autorevoli della mia. Per alcuni è la ricerca di una affermazione personale, di stabilire che sono “più bravo” di altri, per altri è la raccolta delle medagliette, una serie di patacche da collezionare e contare molto attentamente per stabilire chi ne ha di più…

Esempi eclatanti di questo genere di fotografi sono taluni “concorsari” che spediscono la stessa fotografia a tutti i concorsi d’italia e del mondo, al fine di ottenere il “massimo rendimento” da un buono scatto. Che, intendiamoci, è e rimane un buono scatto, ma non diventerà migliore in base alla quantità di patacche raccolte.

Sono questi i fotografi che vengono regolarmente premiati dalla Fiaf, con una statistica che considera solo il numero di ammissioni e non con quante fotografie “diverse” le stesse sono state raccolte, che non stabilisce nessun limite alle volte che si può presentare la stessa immagine. Perchè, diciamolo, arrivare a certi numeri di ammissione in un anno presuppone vero “lavoro” di selezione e spedizione di una quantità incredibile di concorsi. Tempo perso tra entry form, schede e buste invece che a scattare…

C’è poi invece un importante numero di fotografi che utilizza i concorsi come momento di confronto e valutazione del proprio lavoro. Confronto perchè quando arriverà il catalogo sarà un vero libro da sfogliare e studiare per capire come e cosa ha fatto chi ha vinto, valutazione perchè comunque il sottoporre le proprie foto a una giuria è sempre un momento per una valutazione oggettiva del proprio lavoro.

Non è quindi per una medaglietta, ma una tappa di un percorso personale di crescita…

In questi giorni è uscita la statistica annuale fiaf. Non sono presente, ma lo sapevo e non è un problema. Il dato diventa particolarmente significativo per il GF antenore nel suo complesso, che vede ridursi ad un terzo degli ultimi anni il numero di ammissioni, segnale chiaro che o nessuno ha partecipato a concorsi fiaf oppure non sono arrivate ammissioni.

Certo, i concorsi non sono l’unico strumento per il confronto con altri: ci sono in primis i tavoli di lettura portfolio, ma anche le serate presso altri circoli, le attività provinciali e regionali…  ma senza dubbio i concorsi rappresentano lo strumento più semplice ed immediato per uscire allo scoperto, specialmente per chi è all’inizio, per capire cosa sto facendo.

Da sempre sostengo che i concorsi prima bisogna vincerli e dopo si possono criticare!

15 ammissioni per un gruppo che conta un centinaio di soci sono poche, ma può essere una scelta, un lavoro per aprire altri canali di confronto con il mondo dei fotoamatori del territorio. Però questo dato unito al fatto che nel 2014 il circolo ha avuto solo 4 ospiti in serate, che non si partecipa al girofile veneto, che si realizza un numero molto basso di serate presso altri circoli nel complesso mi da l’idea di un gruppo che sta rinunciando a confrontarsi con gli altri, forse convinti di essere già “bravi” a sufficienza, di essere arrivati.

Il confronto e la discussione chiusa all’interno del circolo rischia di diventare autocelebrativo e slegato dalla realtà.  Certo, ci sono i progetti on line dove ognuno di noi raccoglie i “like”, i “mi piace” su tumblr invece che facebook. Uno strumento importante di apertura e di confronto che però, a mio giudizio, deve essere pesato attentamente, in quanto non si è in grado di stabilire chi e con che competenze ha cliccato la nostra immagine. Ecco quindi che foto banali e scarsine con un po’ di postproduzione “ruffiana” raccolgono numeri importanti di clik…

Personalmente ritengo che confronto, lettura e critica delle immagini sia un momento fondamentale per la crescita di un fotografo: già 15 anni fa, appena entrato al circolo portavo spesso qualche mia stampa da far vedere ai soci con “i capelli bianchi” che il più delle volte mi dicevano che non andava bene… ne ho ricevuto grandi insegnamenti e ancora oggi porto forte il ricordo di alcuni soci che non sono più tra noi per gli insegnamenti che mi hanno dato. E dopo arrivava Gustavo, che con me affilava sempre le lame… con critiche molto severe e precise che senza dubbio sono sempre state uno stimolo a fare meglio.

Oggi questo spirito al GF Antenore non lo trovo più. Ma poichè lo ritengo un momento fondamentale e qualificante di un percorso personale, pur rimanendo socio del gruppo, mi vedo costretto a cercare il confronto in altri ambiti e situazioni.

Forse quindi a volte anche i semplici numeri delle statistiche hanno qualcosa da dire, oltre alle medagliette e le patacche.

Marco Fogarolo

Auguri

Auguro a tutti, anche se solo tramite il web, un 2014 colmo di buona luce… che ognuno possa trovare quello che veramente, nel suo profondo, sta cercando.
E se non lo troveremo che almeno la voglia di continuare a cercare non ci abbandoni e sia sempre uno stimolo per continuare a confrontarsi e crescere.

Auguri

Marco