Gustavo Millozzi e il Sigillo della Città

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Non si ferma mai, ora anche il Sigillo della Città di Padova si è giustamente meritato. Gustavo Millozzi, dopo una vita passata a conquistare premi e a ricevere riconoscimenti, a ottant’anni compiuti, pensa ancora al futuro. Non un futuro fatto di cerimonie come quella del 15 dicembre appena passato quando ha ricevuto il Sigillo della Città per meriti culturali riferiti alla fotografia, ma un futuro di lavoro.

Nella sua vita Millozzi ha fatto tanto, soprattutto per diffondere e valorizzare la fotografia, quella intesa come espressione artistica; proprio per questo gli è stato conferito quest’ultimo riconoscimento, in sala Paladin di Palazzo Moroni alla presenza di numerose autorità e di personaggi di rilievo della cultura padovana e veneta.

Lo storico dell’arte Pier Luigi Fantelli ha avuto l’incarico di presentare Gustavo Millozzi ed ha passato in rassegna la sua cronologia costellata di riconoscimenti e di conseguimenti di qualifiche, incarichi e nomine. Un’elencazione riduttiva, responsabile il tempo a disposizione, che ha richiesto una quindicina di minuti: non si poteva fare e dire di più.

Millozzi nel suo breve ringraziamento ha sottolineato l’idea che egli ha sempre anteposto a tutto, anche alla fotografia: l’amicizia tra le persone. Anche nel mondo della fotografia i colleghi dovevano essere amici prima che fotografi. Par di capire che questa scelta di vita abbia un duplice aspetto. La fotografia fa avvicinare le persone e ne rinsalda l’amicizia e, contemporaneamente, con l’amicizia si può fare una buona fotografia intesa come arte. A questo proposito si veda il recente post su AgoràDiCult, il sito di dibattiticulturali della Fiaf, nel quale diversi amici di Gustavo si complimentano per la sua recente mostra e per le belle immagini che ci ha fatto rivisitare in quell’occasione; sono semplici parole di ringraziamento di persone che non dimenticheranno mai Millozzi, la sua cordialità e i suoi lavori. http://www.fiaf.net/agoradicult/2014/12/14/gustavo-millozzi-photograph-1958-1979-a-cura-di-angelo-maggi/

Fantelli nell’esporre la cronologia di Millozzi è arrivato fino all’oggi ma non avrebbe voluto fermarsi; dopo il 2014 ha proseguito con il 2015 e qui ha dovuto mettere un punto interrogativo. E’ stato un modo per richiedere ancora qualcosa a Gustavo? Millozzi non ha escluso questa possibilità mentre inquietudine e preoccupazione hanno cominciato ad aleggiare tra familiari ed amici che amorevolmente lo aiutano e che saranno impegnati ancora al suo fianco.

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2 commenti su “Gustavo Millozzi e il Sigillo della Città”

  1. Sottolineare quanto Gustavo abbia fatto per la fotografia e per il nostro gruppo non è mai un’operazione facile se si vogliono evitare banalità e luoghi comuni. Andrea ci riesce ancora, con garbo, ma soprattutto con affetto. Mi piace pensare che questo sentimento che traspare dalle sue righe sia l’indicatore di un affetto e di una gratitudine più generale che come gruppo abbiamo verso Gustavo e i suoi insegnamenti. Massimo

  2. Ebbene … noi, che lo abbiamo sempre avuto vicino, siamo arrivati dopo coloro che gli vivevano lontano.
    E’ infatti dal 5 gennaio 1980 che Gustavo Millozzi è COMMENDATORE – Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
    Ha infatti dovuto faticare altri 24 anni per ottenere il SIGILLO della Città di Padova.
    Come a dire che la sua modestia ce lo ha fatto considerare un personaggio “normale” mentre difatti è da sempre un personaggio “speciale”.
    Grazie Gustavo per la tua modestia che ci ha permesso di “goderti da vicino” senza doverti solo “ammirare da lontano”.
    Beppe

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