Lunedì 29 gennaio: Francesco Barasciutti ed Angelo Maggi ospiti del GFA

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Carissimi Soci,
vi ricordo che lunedì prossimo 29 gennaio alle ore 21 avremo il piacere di ospitare presso la nostra sede il fotografo
FRANCESCO BARASCIUTTI
(http://www.barasciutti.it/)

Durante la serata avremo modo di apprezzare la sua produzione fotografica e, in particolare, il suo ultimo progetto “Spazialità minima”.
Introdurrà l’autore il Prof. Angelo Maggi che, tra le altre cose, ha curato la recente mostra collegata al citato progetto di Barasciutti.
Un appuntamento assolutamente da non perdere: vi aspettiamo numerosi!
MC

FRANCESCO BARASCIUTTI
Nasce a Venezia nel 1969. Figlio d’arte e fotografo professionista dal 1987, si dedica al ritratto, allo still-life e al reportage.
Tra le sue mostre, la partecipazione alla 46° Biennale di Venezia del 1995 ed alla 54° Biennale di Venezia del 2011.
Nel 1998 vince il premio Kodak European Portrait Gold Award come migliore fotografo ritrattista d’Italia del 1997.
Collabora con riviste internazionali, eseguendo lavori di reportage e di ritratto. Ha insegnato Ritratto Fotografico presso la “Fachhochschule” di Muenster (Germania) nel 1994, ed è stato docente di Fotografia presso la “Scuola Internazionale di Grafica” di Venezia (a. a. 2001-2002).
Sue fotografie sono presenti in importanti collezioni tra cui la “National Portrait Gallery” di Londra e il “Fondo Italo Zannierò” della Fondazione di Venezia.

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“Spazialità minima” è un progetto inedito dedicato ai temi della rappresentazione di luce e ombre per la creazione dello spazio. Barasciutti da trent’anni lavora a Venezia come noto ritrattista e fotografo di aziende vetrarie veneziane. Le sue immagini a colori dei vetri di Carlo Scarpa ed Ettore Sottsass per Skira e le fotografie in bianco e nero dei lavori di Ritsue Mishima lo hanno reso noto nel mondo. In questa nuova sperimentazione, Barasciutti abbandona il linguaggio classico della documentazione visiva per addentrarsi nella lettura d’interazione tra carta, fotografia, colore e luce, rendendo omaggio alle qualità intrinseche della materia fotografica e reintroducendo l’imprevedibilità della composizione attraverso materiali semplici verso quella che potremmo definire una nuova idea di spazialità.

ANGELO MAGGI
Nato a Hitchin (Gran Bretagna) nel 1968, si laurea allo Iuav nel 1997. Nel 2002 ha conseguito il titolo di dottore di ricerca (Ph.D.) presso la Heriot-Watt University di Edimburgo. Ha maturato esperienze a livello internazionale nell’ideazione e organizzazione di mostre, stringendo rapporti di collaborazione con gli Istituti Italiani di Cultura in Gran Bretagna, con le National Galleries of Scotland di Edimburgo, con Alinari 24Ore, con l’Archivio del Moderno di Mendrisio, con il Centro Internazionale di Architettura Andrea Palladio di Vicenza, con il Sir John Soane’s Museum di Londra e con l’Architekturmuseum di Basilea. Negli ultimi anni, orientato agli studi della fotografia contemporanea, ha approfondito temi relativi alla rappresentazione intesa come strumento di indagine storiografica. Dal 1999 al 2002 ha insegnato Storia della Fotografia e Storia dell’Architettura presso l’Edinburgh College of Art – Heriot-Watt University (Facoltà di Architettura – Edimburgo). Dal 2002 insegna Storia della Fotografia presso il claSA (Iuav – Corso di Laurea in Scienza dell’Architettura) e nello stesso corso di Laurea tiene il corso di Storia della Rappresentazione fotografica dell’Architettura. Insegna inoltre presso le Facoltà di Lettere e Filosofia delle Università di Trento e di Ca’ Foscari e tiene corsi di Storia dell’Arte contemporanea e del Design grafico presso il corso di Laurea triennale in Scienze e Tecniche della Comunicazione grafica e multimediale (ISRE-SISF sedi di Mestre e Verona).

Foto ©Francesco Barasciutti