Ciao Tino!

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Ci sono delle notizie che non si vorrebbero mai dare. Tino Correra ci ha lasciato improvvisamente, troppo presto. Abbiamo perso un amico e un bravissimo fotografo, che amava fotografare la vita.

TinoCorrera
Tino Correra – foto di Andrea Scandolara

Ciao Tino,  gli amici del GFA ti salutano commossi.

 

I funerali si terranno mercoledì 11 febbraio, alle 10.45 alla chiesa di San Tomaso Becket – Padova.

 

3 commenti su “Ciao Tino!”

  1. Pochi mesi fa quando si decise di dedicare una mostra agli ex corsisti e che sarebbe spettato a me a Tino fare da “coordinatori” gli dissi provocatoriamente: “Tino, ma sarò alla tua altezza?” Nella mia battuta però c’era anche una stima sincera per il GRANDE uomo quale lui era. Ci sono persone che incrociano la nostra Vita per periodi lunghi o brevi ma ciò che rileva di questi incontri e se essi lascino un segno. Tino se ne va lasciando in me la gioia di averlo conosciuto, il piacere di avere condiviso con lui pensieri, progetti, desideri e la comune passione che lega tutti noi che viviamo così intensamente la fotografia. Era una persona molto modesta, delicata nei modi e al contempo efficace nelle sue espressioni, un uomo sempre sorridente, positivo e propositivo. Un amico generoso! Era così contento della mostra inaugurata la scorsa settimana e di ciò che i ragazzi avevano realizzato…. Mi ha detto: sai mi sento un po’ una “chioccia” e ciò mi rende felice, mi da gioia. Erano molti i progetti che avremmo voluto realizzare; ora sta a me, a noi tutti far nostra la sua voglia di fare, comunicare e “dare”. Questo il mio impegno… anche per te Tino. Grazie di ciò che mi lasci e di ciò che nel ricordo, passata la tristezza, si farà sorriso. Che il tuo volo sia leggero….

  2. Questa mattina, quando ho ricevuto la ferale notizia, non volevo crederci, ho sperato non fosse vero ma poi avuto purtroppo conferma. Ho la sensazione ora di aver perso qualcosa di me, della mia storia, avendolo sempre considerato con animo fraterno e sentito molto a me vicino anche nel recente periodo della mia forzata difficile mobilità. Mi telefonava molto spesso facendomi animo e tenendomi al corrente delle sue iniziative. La mattina del giorno di inaugurazione dell’ultima mostra da lui organizzata alla “Corte dei Leoni” mi aveva telefonato per sollecitare la mia presenza ed era rimasto molto dispiaciuto al sentire che non avrei potuto, pur con rammarico, essere presente e, per farlo contento gli avevo promesso, come da sue precedenti richieste, che avrei fatto anch’io in quel sito una presenza con mie fotografie. Eravamo rimasti pertanto d’accordo che avremmo fissato la data nei primissimi giorni quando sarebbe venuto da me a farmi vedere un ultimo lavoro multimediale ed anche foto singole di recente produzione: era infatti intenzionato di partecipare con più assiduità ai concorsi fotografici.
    Oltre alla fotografia ci univa l’amore per la musica (anche se lui prediligeva un genere un po’ diverso dal mio) ed aveva unito assieme queste due passioni in iniziative da lui portate avanti.proprio alla “Corte dei Leoni”.
    Anche altri amici mi hanno telefonato increduli della sua scomparsa o, come Luigi Sacchetto, per pregarmi di esprimere anche a loro nome il senso del loro cordoglio.
    Anch’io, come tutti gli altri amici, voglio esprimerti il mio affetto e porgerti l’ultimo saluto: il tuo ricordo rimarrà con me e sarà uno dei miei più cari.
    Ciao Tino

  3. Gentile GFA,

    sono molto dispiaciuto per la prematura scomparsa di Tino Correra, che conoscevo poco come fotografo. Mi avete donato una sua bella immagine durante la rassegna Padova Photographia dell’anno scorso che conservo gelosamente. Vi confesso che eravamo compagni di palestra nel corso di presciistica. Lo ricordo come una persona molto riservata e in diversi anni di condivisioni di sforzi fisici assieme non abbiamo mai avuto occasione di parlare di fotografia … caso volesse che la sua magnifica fotografia che cattura l’essenza della città di Padova al colonnato di Santa Maria dei Servi faccia ora sia parte del mio immaginario che lo riguarda. Aveva un occhio straordinario.
    Sono vicino al dolore della famiglia e soprattutto agli amici con cui lui ha per anni condiviso la passione per la fotografia.
    Un abbraccio a tutti,

    Angelo Maggi

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