Martedì 20 ottobre alle 20.30 in webinar il critico Christian Mattarollo ci accompagna alla scoperta della fotografia contemporanea

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Martedì 20 ottobre alle 20.30 in collegamento tramite Zoom (webinar aperta al pubblico sino ad esaurimento posti) il critico Christian Mattarollo ci proporrà una lettura critica della fotografia contemporanea internazionale, partendo dal secondo dopoguerra ai giorni nostri attraverso una panoramica dei molteplici autori che hanno plasmato personali visioni del mondo attraverso una specificità del proprio linguaggio fotografico.

Si tratta di una complessa frammentazione linguistica che ha dato luogo a nuovi percorsi e tendenze che tutt’oggi convivono, confrontando differenti filoni e nuove sperimentazioni intrise di contaminazioni multidisciplinari.

Diane Arbus, Lee Friedlander, Seul Leiter, Joseph Koudelka, Bernd e Hilla Becher, Andreas Gursky, Stephen Shore, Nan Goldin, Cindy Sherman, Alec Soth, Rineke Dijstra, Christian Boltanski, Kevin Carter e Sebastião Salgado sono solo alcuni dei grandi protagonisti che negli ultimi settant’anni hanno contribuito alla visione di nuove parziali “finestre” sul mondo, rivelatrici del nostro inquieto vivere contemporaneo.

L’evento è organizzato dal GRUPPO FOTOGRAFICO ANTENORE BFI – Padova, in collaborazione con l’architetto e critico fotografico Christian Mattarollo.

Link per il collegamento:  https://us02web.zoom.us/j/87301737671

(Link evento FB: https://fb.me/e/1Kt8k2uKr )

 

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CURRICULUM VITAE di

Christian Mattarollo

Architetto e Critico della Fotografia.

Nasce a Montebelluna nel 1982. Si diploma al Liceo Artistico di Treviso nel 2000 a pieni voti, approfondendo in particolare le tematiche della Composizione dell’Immagine e la Storia delle Arti Visive.

S’iscrive alla Facoltà di Architettura di Venezia, dove si laurea a pieni voti e con lode, presentando una tesi con l’illustre professor Bernardo Secchi, attraverso un’analisi storico-critica delle fotografie relative alle Esposizioni Universali, dal titolo “Evento Expo: sguardi nel caos. Tracce, eterotopie, modelli”.

Nel corso degli anni universitari, studia “Storia e tecnica della fotografia” con il professor Angelo Maggi, approfondendo in particolare i temi della fotografia d’architettura e del Novecento.

Nel 2010 collabora come assistente al Workshop “WS-10: Attraversare le scale”, tenuto dal professor Bernardo Secchi, con diversi contributi didattici, tra i quali quello di Guido Guidi, seguendo gli studenti nella ricerca progettuale e nell’osservazione del territorio veneto. Cura inoltre alcune esposizioni a Treviso dedicate al paesaggio contemporaneo.

All’interesse per la fotografia e le arti visive, affianca l’attività progettuale d’architetto.

Nello stesso anno, riceve una menzione di merito dalla Fondazione Architetti di Treviso nel “Concorso Paolo Bandiera”, che gli permette di andare a Lisbona per lavorare presso lo studio PROAP, dal celebre paesaggista portoghese João Nunes, impegnandosi su importanti concorsi internazionali e nella realizzazione di parchi e giardini in tutta Europa, in collaborazione con gli studi d’architettura di Gonçalo Byrne e Aires Mateus.

Nel 2012 si trasferisce a vivere a Parigi, proseguendo la sua formazione culturale nelle arti visive e lavorando nel settore dell’architettura presso lo studio d’ingegneria e restauro CET dedito al recupero e al rilievo fotografico degli edifici del modernismo degli anni ’30; collabora poi con alcuni architetti di Montmartre alla redazione di concorsi d’architettura per insediamenti scolastici in Francia.

Attualmente in Italia, lavora nel mondo della Moda e del Luxury Retail Design, curando l’immagine e la realizzazione di corner e boutique per brand come PRADA, L’OREAL PARIS, MONTBLANC, FERRARI, RICHEMOND, GIORGIO ARMANI, STELLA MCCARTNEY e JIMMY CHOO.

Nel settore fotografico, tiene corsi di storia e critica della fotografia in Italia e all’estero.

Nell’agosto 2016, la sua ricerca critica sul fotografo inglese Martin Parr è stata scelta per un ciclo di conferenze sui linguaggi contemporanei a Lisbona, in Portogallo, dove ha esposto, in lingua portoghese, il lavoro già presentato pochi mesi prima allo Spazio Paraggi di Treviso.

Nel novembre 2016 partecipa con alcuni suoi lavori fotografici sul paesaggio italiano, alla mostra collettiva d’arte contemporanea “Não me contem o fim” sempre a LISBONA, in Portogallo.

Le sue ricerche indagano le contaminazioni tra diverse discipline, in particolare l’architettura, l’arte e naturalmente la fotografia contemporanea.

(Foto ©Saul Leiter)