Venti “di Gloria”

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Vent’anni di storia e di gloria … che bello! Tanti sono gli amici che sono venuti all’inaugurazione della mostra  a Palazzo Zuckermann e verranno a trovarci fino al 18 dicembre, per vedere opere di vari generi e stili, ma ognuna con la dignità di essere “immagine” di una società sana che senza schiamazzi, cerca di dare “dignità” e “valori” che sembrano ormai superati. Sana perché “l’amatore” è libero dalla committenza e risponde solo alla propria anima ed a quella complessa azione che precede il semplice scatto, fatto di ricordi, di stati d’animo, di sensazioni che permettono di mandare all’eternità quell’istante che ti ha punto (per dirla come Roland Barthes), libero dagli aspetti mercantili che ormai imperversano in molti settori della nostra società. Libero dalla necessità di dover per forza  produrre qualche cosa di “eccezionale” o di aggiungere una nuova parola al dizionario della fotografia (parafrasando ancora Barthes). Noi ci ricordiamo la storia, i volti, i fatti attraverso le immagini che testimoniano quanto è avvenuto sulla base di un linguaggio universale ed il GFA in questi vent’anni è stato testimone, tramite i propri “reporter”, della nostra storia sia locale che nelle più sperdute e lontane terre. Nelle parole delle Autorità del Comune di Padova intervenute all’inaugurazione e nella presentazione del nostro catalogo dedicato al ventennale, c’è la constatazione che il sodalizio tra il GFA e la città di Padova in molte manifestazioni piccole e grandi è a  testimonianza che la fotografia rappresenta ancora oggi, uno strumento di riflessione oltre che di comunicazione. Come socio non posso che ringraziare la FIAF, le Autorità e l’Università Popolare, per queste loro sensibilità.Ringrazio il Presidente Gustavo Millozzi e tutti i nostri soci che ci hanno preceduto, di avermi dato la possibilità e l’onore di essere parte di questa realtà che è la fotografia ed il GFA. Il ventennale sembrerebbe un punto di arrivo, in realtà è solo un’occasione per fare qualche bilancio, magari per aggiustare il tiro per il futuro, che mai come in questo momento è così fervido di idee e di proposte innovative.
Lo si sente anche nei partecipanti al 6° corso (quasi cinquanta anche quest’anno), ansiosi di utilizzare il mezzo fotografico per dare efficacia alle proprie idee, alle proprie sensazioni, perché durante il proprio viaggio nella vita, hanno capito che lo strumento fotografico, rappresenta il mezzo per lasciare una traccia, un messaggio in una bottiglia con la significazione di quello che eravamo. Spero che la maggior parte senta la chiamata, non alla vocazione fotografica, o meglio, anche, ma a fermarsi un istante (il tempo di uno scatto) a pensare ed analizzare quello che gli scorre davanti, in questo mondo dove tutto sembra sempre più “progettato” per non pensare. Come sempre non possiamo non ringraziare, chi si sacrifica di più per tutti, Renzo Nicolè, Andrea Scandolara, Francesco Zuanon, Francesca Prearo, Luciano Cammelli, Roberto del Pianto e Rinaldo Muneghina nonché, ovviamente, “Gustavo” che con la sua ineguagliabile acribia non lascia nulla al caso. Ho raccolto qualche immagine per chi non ha potuto essere presente presente all’inaugurazione ed invito le molte fotocamere presenti di fare altrettanto … auguri GFA, spero nel mio piccolo di poter contribuire alla “gloria” di questo storico nome ed assieme a tutte le altre organizzazioni che si interessano di fotografia nel nostro territorio, dare a Padova, nello spirito espresso dalla Autorità presenti, qualità ed eccellenze che ci permettano con orgoglio di dire che Padova è la capitale della Fotografia.

 

Un commento su “Venti “di Gloria””

  1. Non ho potuto esserci per impegni di lavoro, e attendevo che qualcuno postasse almeno un paio di foto… grazie Claudio, sia delle foto che delle tue parole.

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