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18 ottobre: Francesco “Fraliga” Lorusso è ospite del GFA

Link collegamento Zoom:
https://us02web.zoom.us/j/86012365710

Martedì 18 ottobre alle ore 21.00 il Gruppo Fotografico Antenore BFI avrà il piacere di ospitare FRANCESCO “FRALIGA” LORUSSO in una serata aperta al pubblico.

Ci collegheremo con Francesco tramite Zoom.

Il link per il collegamento, per ragioni di sicurezza, verrà pubblicato poco prima dell’evento qui nel nostro sito  (www.fotoantenore.org) e nella pagina Facebook (https://www.facebook.com/GruppoFotograficoAntenore).

Francesco è già stato nostro graditissimo ospite nell’aprile del 2021 ed in quell’occasione ci aveva presentato il suo progetto “Le Terre di Mezzo” realizzato nel quartiere Giambellino di Milano.

Quella serie di scatti ora è diventata un libro e sarà molto interessante ripercorrere con l’autore i passaggi che hanno portato all’edizione della pubblicazione. Il nostro ospite ci presenterà anche un nuovo progetto composto da immagini realizzate nel carcere di Volterra in occasione dello spettacolo di Punzo “Naturae – la valle della Permanenza”.

Chiaccherando con “Fraliga” ci sarà sicuramente modo di conoscere parte del suo ricco percorso fotografico maturato in quarant’anni di passione.

Vi attendiamo numerosi, in sede o collegati tramite Zoom. 🙂

MC

 

Nota Biografica:

Francesco Lorusso Fraliga nasce a Milano nel 1961 dove tuttora vive. Il suo percorso fotografico inizia nei primi anni 80 complice la passione per i viaggi e in quel periodo scatta migliaia di diapositive in giro per il mondo. In questa prima “vita fotografica” produce, a suo dire, una fotografia più pura ovvero un tipo di fotografia forse ingenua ma anche non filtrata dal pensiero fotografico e connotata da una istintività differente da quella poi affinata nel tempo. In seguito Fraliga si appassiona alla fotografia di architettura e paesaggio urbano e si immerge nello studio di questo genere di immagini catturando per oltre cinque anni linee, forme, colori e volumi. Una raccolta di immagini che lo fa apprezzare e riconoscere per un suo particolare stile e mood espressivo con i quali approccia questo genere fotografico. E’ solo in seguito che comincia a fondere architettura e street photography approdando anche ad esperienze espositive. In questo periodo partecipa infatti a diverse mostre personali e collettive esponendo, tra l’altro, alla Feltrinelli e nello spazio 6centro a Milano nonché nello Spazio Natta a Como. Nel 2013 si dedica, con alcuni amici, alla realizzazione del progetto Gabbia Armonica che tuttora sta sviluppando tramite l’apprezzato gruppo Facebook e il Magazine on line. Dal 2016 comincia a frequentare il Circolo Fotografico di Como, realtà che ha 70 anni si storia nella città. Negli ultimi anni la sua produzione fotografica si è rifocalizzata sulla fotografia di viaggio intesa però come reportage ed anche come esplorazione della realtà del territorio locale ed è proprio in quest’ottica che da oltre due anni si concentra su un progetto ancora in fase di sviluppo su un quartiere periferico Milanese: il Giambellino. Dice Fraliga: “Credo, senza ombra di dubbio, che tutto ciò che ho studiato e realizzato in questi quasi 40 anni di fotografia sia stato in funzione di quello che sto facendo adesso; un lavoro complesso e strutturato che richiede anche una attenta e sensibile progettazione mentale.”

Martedì 14 giugno MASSIMO BOLOGNINI è ospite del GFA

Martedì prossimo 14 giugno alle ore 21.00, presso la nostra sede, avremo il piacere di ospitare MASSIMO BOLOGNINI che ci presenterà alcuni dei suoi più importanti lavori.

La serata è aperta al pubblico sino ad esaurimento dei posti in sala.

MC

Nota biografica

Vivo ed abito a Este.  Mi sono avvicinato alla fotografia da tempo, scoprendone le grandi potenzialità, in termini di emozione visiva e capacità di racconto, osservando i lavori di grandi fotografi italiani del dopoguerra (Pepi Merisio, Lasalandra, Berengo Gardin, ecc.).

Da sempre mi attrae l’elemento umano e del rapporto con il suo ambiente, del quale ne diventa spesso protagonista e interprete più sensibile.

Nel tempo ho condotto una intensa ricerca fotografica sul mondo della gente Ladina delle Dolomiti, con alcune immagini che hanno fatto parte di pubblicazioni editoriali (Cierre Edizioni, Biblos).

Più di recente, ho realizzato un lavoro fotografico sul mondo del Circo da cui alcune collaborazioni con Legnago Int. Circus Award.

Varie fotografie sono state pubblicate su riviste di settore, es.  Juggling Magazine ecc.

Coautore, assieme agli altri appartenenti del Circolo Fotografico Euganeo (di cui faccio parte), del recente volume fotografico “viviEste” patrocinato e promosso dall’Amministrazione Comunale.

Nel tempo ho partecipato a concorsi nazionali patrocinati dalla FIAF, conseguendo premi e importanti risultati.

Ho avuto la soddisfazione di poter esporre in varie mostre personali e collettive.

Faccio parte del collettivo “Steps21” che si esprime nel campo della Street Photography, ritengo che questa esperienza sia un necessario completamento del mio percorso fotografico, proprio per quegli elementi di immediatezza e di irripetibilità che caratterizzano la street.

 

L’ 8 marzo il collettivo STEPS21 è ospite del GFA

Martedì 8 marzo alle ore 21, il Gruppo Fotografico Antenore BFI avrà il piacere di ospitare, in una webinar aperta al pubblico,

il collettivo STEPS21

Nazzareno Berton, Massimo Bolognini, Fabrizio Giusti, Pino Grassi, Pietro Martini, Massimo Porcelli

Steps21 è un collettivo composto da sei fotografi italiani che, uniti dalla comune passione per la Street Photography, intendono restituire sotto forma di linguaggi e stili diversi le loro personali interpretazioni degli aspetti straordinari dell’ordinarietà. Nato nel 2021 dalla condivisione di esperienze e visioni, il collettivo Steps21 dirige infatti l’attenzione dei suoi membri alla ricerca individuale in ambito quotidiano, focalizzando la raccolta autoriale agli attimi, alle situazioni, alle connessioni ed ai collegamenti istantanei e irripetibili, per fissarli poi in fotografia. La necessità di documentare in maniera realistica la società e i cambiamenti che sta affrontando spinge pertanto i sei autori a dare voce all’originalità della vita e, senza pregiudicare la freschezza e la spontaneità del qui ed ora, a comporre un mosaico della contemporaneità con il quale generare poi delle riflessioni.” – Paola Malcotti – giornalista

Per richiedere il link di collegamento su Zoom inviate una mail a info@fotoantenore.org

Vi aspettiamo numerosi!

MC

Martedì 23 novembre ALESSANDRO ZAFFONATO è ospite del GFA

LINK COLLEGAMENTO ZOOM:

https://us02web.zoom.us/j/84049062626

Martedì prossimo, 23 novembre, alle ore 21.00 il Gruppo Fotografico Antenore BFI avrà il piacere di ospitare nella propria sede Alessandro Zaffonato (www.azphotography.it ) che ci presenterà il suo ricco percorso fotografico soffermandosi in particolare sul suo progetto “Return to Nature”.

L’accesso in presenza sarà riservato ai soci mentre la serata sarà aperta al pubblico tramite trasmissione dell’evento con Zoom Meeting.

Il link per il collegamento su Zoom, per ragioni di sicurezza, verrà pubblicato poco prima dell’evento qui nel nostro sito internet (www.fotoantenore.org) e nella pagina Facebook (https://www.facebook.com/GruppoFotograficoAntenore).

Vi aspettiamo numerosi! 🙂

MC

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Return to Nature

Come si pone oggi l’uomo nei confronti della natura? Con la rivoluzione industriale il rapporto tra l’uomo e la natura è profondamente cambiato. Il sostentamento, che in precedenza veniva quasi esclusivamente dalla terra, iniziava a derivare dalle macchine e la società occidentale è andata sempre più allontanandosi dal ritmo della terra, dal ciclo delle stagioni e dalle condizioni atmosferiche alla base della cultura contadina. Oggigiorno lo scorrere del tempo umano è falsato dalle necessità che la società moderna ci impone, tutto deve essere immediato e tutti siamo chiamati a vivere alla velocità delle macchine. Nonostante ciò, il nostro essere interiore si evolve ancora secondo le leggi naturali e pertanto ne risente pesantemente. La natura, invece, prosegue ancora oggi nella sua lenta evoluzione. Ecco che può avere un senso ritornare a camminare con il pianeta, percorrerlo di nuovo a passo d’uomo. Forse adesso basterebbe fare un piccolo scarto indietro per poter andare avanti ancora. Vale la pena provare a soffermarsi un momento ad ascoltare il respiro della Terra. La serie vuole rappresentare il ritorno alla natura spogliandosi di quanto la società di oggi, basata sul consumismo, ci induce ad indossare. Le modelle sono tutte riprese in ambienti ancora intatti, in cui la mano dell’uomo non ha modificato il risultato di secoli di evoluzioni naturali. I soggetti sono ripresi in modo da far risaltare l’immensità della natura rispetto all’uomo. Le pose possono trasmettere una sensazione di pace ed armonia o di timore per la forza che la natura può sprigionarsi, sottolineando, in ogni caso, quanto ci possiamo sentire piccoli in confronto alla grandezza dell’ambiente che ci circonda.

Basterebbe una passeggiata in mezza alla natura, fermarsi un momento ad ascoltare, spogliarsi del superfluo e comprendere che non occorre poi molto per vivere bene.

Mario Rigoni Stern

Nota Biografica:

Alessandro Zaffonato è nato a Schio nel 1984, vive da sempre a Santorso, in provincia di Vicenza.

Ha iniziato a scattare durante gli studi all’Università di Padova, occupandosi in un primo momento di fotografia naturalistica ed avvicinandosi successivamente ad altri generi quali il reportage, il ritratto ed infine il nudo.

Dal 2013 ha ricevuto riconoscimenti in 15 nazioni ed ha esposto in diversi stati come Italia, Francia, Grecia e Stati Uniti in numerose città tra le quali Parigi e Roma. In questi anni i suoi scatti sono stati pubblicati più volte nell’annuario della fotografia italiana, pubblicato dalla FIAF, e su diverse riviste di settore.

Nel 2020 è entrato a far parte di numerosi progetti editoriali, come “100 parole x 100 fotografi” ed il più recente “Travel Tales Awards”.

Dal 2016 da impegnato la maggior parte del tempo al nudo ambientato, concentrandosi sulla serie “Return to Nature”, grazie alla quale è stato pubblicato su numerose riviste e selezionato tra i migliori nuovi autori della fotografia di nudo dalla redazione de “Il Fotografo” diretto da Denis Curti.

 

 

Il 9 novembre GIANLUIGI BONFIGLIO è ospite del GFA (serata aperta al pubblico)

 

LINK ZOOM:
https://us02web.zoom.us/j/88139985439

Martedì prossimo, 9 novembre, alle ore 21.00 il Gruppo Fotografico Antenore BFI avrà il piacere di ospitare GIANLUIGI BONFIGLIO in una webinar aperta al pubblico dal titolo: PAESAGGI INVISIBILI.

Il link per il collegamento su Zoom (webinar accessibile a massimo 100 partecipanti), per ragioni di sicurezza, verrà pubblicato poco prima dell’evento qui nel nostro sito internet (www.fotoantenore.org) e nella pagina Facebook (https://www.facebook.com/GruppoFotograficoAntenore).

La ricerca fotografica di Gianluigi è indirizzata alla fotografia di architettura e di paesaggio e ad indagare il rapporto tra uomo spazio e tempo. Utilizza prevalentemente la tecnica della lunga esposizione, in bianco e nero un tipo di rappresentazione che gli consente di catturare lo scorrere del tempo in un unico fotogramma e di vedere i luoghi in modo non percepibile ad occhio nudo e di approfondire le tematiche del silenzio e dell’assenza.

Ha realizzato diverse mostre personali e tra i premi conseguiti si segnalano quelli nel Mifa 2017 – Medaglia di bronzo per la categoria “architecture: bridges e Honorable mantion per la categoria “Architecture Interiors” e nel Fapa 2017: Honorable mention per la categoria “Cityscape” e Honorable mantion per la categoria “Photo manipulation”

Vi aspettiamo numerosi! 🙂

Michela Checchetto

Presidente

Gruppo Fotografico Antenore BFI

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Nota biografica:

Nato a Catania nel 1970. Negli anni 80 acquista la prima macchina fotografica e da autodidatta si avvicina alla fotografia di architettura e di paesaggio affiancando alla fotografia la pittura. Sempre da autodidatta studia la composizione e le tecniche di rappresentazione. Negli anni 2000 si avvicina alla fotografia in digitale, focalizzandosi esclusivamente sulla fotografia in bianco e nero e concentrando l’attenzione sulla ritrattistica e l’arte digitale. In questi anni vi è la partecipazione a diversi corsi e workshop tra cui anche quello di sviluppo e stampa da negativo. Contestualmente sviluppa alcuni temi che saranno ricorrenti negli anni successivi: “mama i’m coming home”, “subemerged architectures”, “it was just a dream”, “the forest”

dove il tema comune oltre l’approccio surreale è il rapporto irrisolto tra realtà e sogno, tra l’essere e il nulla tra ciò che ci circonda e l’io interiore, tra pieno e vuoto, tra passato e futuro, tra presenza e assenza. A causa di un “accident” viene a contatto con la fotografia in lunga esposizione e attraverso questa quindi il modo di esprimere gli stessi temi utilizzando solo un unico fotogramma, riducendo il più possibile le manipolazioni e gli interventi a posteriori. L’occasione gli permette di rileggere in modo nuovo innanzitutto la città, soprattutto le città in cui ha vissuto e nelle quali si reca nei viaggi che hanno un rapporto particolare con l’acqua, ma anche con il cielo e con l’umana presenza. Anche il paesaggio è oggetto di rilettura: i suoi elementi attraverso lo scatto in posa lunga sono messi in risalto ed esso diventa spazio senza tempo non visibile ad occhio nudo, un paesaggio invisibile appunto. La lettura degli elementi che compongono l’essenza del paesaggio a poco a poco sono sempre più univoci ma anche rari, fino a quando per sottrazione sono solo alcuni essenziali elementi naturali che trasmettono il loro messaggio da un lato di calma, di quiete di silenzio ma dall’altro anche di inquietudine di assenza di vuoto e di solitudine…

Per saperne di più:

Sito internet: www.gianluigibonfiglio.com

Instagram: www. instagram.com/gianluigibonfiglio

Facebook: www.facebook.com/GianluigiBonfiglioFineArtPhotography/