8° concorso “La Scacchiera” e cena degli auguri

La giuria “popolare” – quindi tutti noi – ha scelto i vincitori del Concorso La Scacchiera:

Primo premio – Mauro Chino
Secondo premio – Stefano Peroni
Terzo premio ex aequo – Gianpietro Schirato e Francesco Nardi

L’esposizione nell’atrio dell’Agriturismo La Scacchiera è godibilissima: il merito va ai vincitori ma anche a tutti gli autori che hanno partecipato al Concorso.
La qualità della stampa e il supporto scelto da Alberto Tretti hanno fatto il resto.

La Cena degli Auguri ha fatto da cornice all’evento tra l’entusiasmo dei “neofiti” del 9° Corso di fotografia che hanno ricevuto il diploma e l’omaggio del libro fotografico della FIAF sul nostro ventennale e il pari entusiasmo dei “vecchi” che si sono cibati con un ricco menu, vini generosi e volumi fotografici in regalo.

Una simpatica chicca ce l’ha offerta il nostro Presidente Donatello Mancusi con la proiezione continua di un semplice ma bello slide-show che mostrava le attività del 2014 del nostro GFA.

Gustavo Millozzi e il Sigillo della Città

Non si ferma mai, ora anche il Sigillo della Città di Padova si è giustamente meritato. Gustavo Millozzi, dopo una vita passata a conquistare premi e a ricevere riconoscimenti, a ottant’anni compiuti, pensa ancora al futuro. Non un futuro fatto di cerimonie come quella del 15 dicembre appena passato quando ha ricevuto il Sigillo della Città per meriti culturali riferiti alla fotografia, ma un futuro di lavoro.

Nella sua vita Millozzi ha fatto tanto, soprattutto per diffondere e valorizzare la fotografia, quella intesa come espressione artistica; proprio per questo gli è stato conferito quest’ultimo riconoscimento, in sala Paladin di Palazzo Moroni alla presenza di numerose autorità e di personaggi di rilievo della cultura padovana e veneta.

Lo storico dell’arte Pier Luigi Fantelli ha avuto l’incarico di presentare Gustavo Millozzi ed ha passato in rassegna la sua cronologia costellata di riconoscimenti e di conseguimenti di qualifiche, incarichi e nomine. Un’elencazione riduttiva, responsabile il tempo a disposizione, che ha richiesto una quindicina di minuti: non si poteva fare e dire di più.

Millozzi nel suo breve ringraziamento ha sottolineato l’idea che egli ha sempre anteposto a tutto, anche alla fotografia: l’amicizia tra le persone. Anche nel mondo della fotografia i colleghi dovevano essere amici prima che fotografi. Par di capire che questa scelta di vita abbia un duplice aspetto. La fotografia fa avvicinare le persone e ne rinsalda l’amicizia e, contemporaneamente, con l’amicizia si può fare una buona fotografia intesa come arte. A questo proposito si veda il recente post su AgoràDiCult, il sito di dibattiticulturali della Fiaf, nel quale diversi amici di Gustavo si complimentano per la sua recente mostra e per le belle immagini che ci ha fatto rivisitare in quell’occasione; sono semplici parole di ringraziamento di persone che non dimenticheranno mai Millozzi, la sua cordialità e i suoi lavori. http://www.fiaf.net/agoradicult/2014/12/14/gustavo-millozzi-photograph-1958-1979-a-cura-di-angelo-maggi/

Fantelli nell’esporre la cronologia di Millozzi è arrivato fino all’oggi ma non avrebbe voluto fermarsi; dopo il 2014 ha proseguito con il 2015 e qui ha dovuto mettere un punto interrogativo. E’ stato un modo per richiedere ancora qualcosa a Gustavo? Millozzi non ha escluso questa possibilità mentre inquietudine e preoccupazione hanno cominciato ad aleggiare tra familiari ed amici che amorevolmente lo aiutano e che saranno impegnati ancora al suo fianco.

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